I continui periodi di incertezza economica che si stanno susseguendo negli ultimi anni, stanno alimentando instabilità e contribuendo a creare profonde ansie sociali. L’inflazione, con la conseguente erosione del potere d’acquisto, non è solo un dato macroeconomico, ma un’esperienza vissuta che incide profondamente sul benessere psicologico di ogni singolo individuo. In questo scenario di fragilità, il gioco d’azzardo può rappresentare per alcuni un rifugio illusorio quanto pericoloso, un tentativo disperato di colmare un vuoto economico e di riacquistare un controllo perduto. Ma qual è il legame concreto tra le crisi economiche, la perdita di potere d’acquisto e l’escalation del Disturbo da Gioco d’Azzardo?
Psicologia della Crisi Economica
I periodi di crisi economica acuiscono sentimenti di insicurezza, paura del futuro e frustrazione per la perdita di status e di capacità di far fronte alle necessità, anche quelle legate alla sopravvivenza. La perdita di lavoro, l’aumento dei prezzi, la precarietà abitativa e la difficoltà nel garantire un futuro ai propri figli generano un terreno fertile per lo sviluppo di vulnerabilità psicologiche. In questo contesto, il gioco d’azzardo può apparire come una soluzione rapida e rassicurante, una via d’uscita illusoria da una situazione percepita come insostenibile. La promessa di una vincita, seppur remota, offre una temporanea sospensione dalla realtà angosciante, un bagliore di speranza in un orizzonte altrimenti cupo.
La Crisi Economica correlata al Disturbo da Gioco d’Azzardo
Negli ultimi venti anni, l’Italia e il mondo hanno attraversato diverse fasi di crisi economica, ognuna con le sue specificità, portando però un aumento della fragilità sociale e, purtroppo, e facendo registrare un’impennata nel ricorso al gioco d’azzardo come tentativo di far fronte alle difficoltà.
- Crisi Finanziaria del 2008-2009: innescata dal collasso dei mutui subprime negli Stati Uniti, ha avuto ripercussioni significative sull’economia italiana, portando a recessione, aumento della disoccupazione e una diffusa sensazione di incertezza. Testimonianze suggeriscono un aumento delle persone che si avvicinavano al gioco d’azzardo nella speranza di recuperare perdite economiche o di trovare una rapida fonte di guadagno.
- Crisi del Debito Sovrano Europeo (2011-2013): il nostro Paese è stato particolarmente colpita da questa crisi, con un aumento dello spread e severe misure di austerity. La pressione economica sulle famiglie e la perdita di fiducia nel futuro hanno contribuito a creare un clima di ansia e perdita di speranza, potenzialmente spingendo individui vulnerabili verso il gioco come forma di evasione o di tentativo di “riscatto economico”.
- Pandemia di COVID-19 e le Crisi Economiche Conseguenti: ha generato uno shock economico senza precedenti, con lockdown, perdita di posti di lavoro, cassa integrazione e forte incertezza sul futuro. Sebbene inizialmente le restrizioni abbiano limitato l’accesso fisico al gioco, si è assistito a una migrazione verso le piattaforme online. La solitudine, l’ansia e le difficoltà economiche hanno creato un contesto favorevole all’insorgere e all’aggravarsi di problemi legati al gioco d’azzardo online.
In ognuno di questi periodi di crisi, sebbene sia difficile stabilire un nesso causale diretto e quantificabile in termini statistici esaustivi, gli operatori del settore, i servizi di cura per le dipendenze e le testimonianze raccolte hanno spesso evidenziato un aumento delle richieste di aiuto e una maggiore vulnerabilità al gioco d’azzardo in contesti di difficoltà economica diffusa.
Il contributo delle Teorie Economiche e Comportamentali
Le teorie economiche e comportamentali offrono strumenti utili per comprendere questo fenomeno, producendo un quadro predittivo per aspetti.
- Teoria dello Stress Economico: come già accennato, le crisi economiche aumentano lo stress, rendendo il gioco un meccanismo di coping disfunzionale.
- Teoria del Prospetto (Kahneman e Tversky): evidenzia come le persone valutino le perdite e i guadagni in modo asimmetrico, tendendo a dare un peso maggiore alle perdite potenziali rispetto ai guadagni equivalenti. In un contesto di inflazione e perdita di potere d’acquisto, la paura di ulteriori perdite o il desiderio di recuperare quanto perduto possono influenzare decisioni irrazionali nel campo del gioco d’azzardo. La percezione distorta del rischio e la “fallacia dello scommettitore” (la convinzione errata che dopo una serie di perdite sia più probabile una vincita) possono essere stimolate dalla pressione economica.
- Teorie della Deprivazione Relativa: Le crisi amplificano le disuguaglianze e il senso di deprivazione, spingendo alcuni individui a cercare scorciatoie, come il gioco, per migliorare la propria situazione percepita.
- Teoria della Scelta Razionale (in contesti di razionalità limitata): sebbene la dipendenza patologica non sia una scelta razionale in senso stretto, in contesti di forte stress e limitate alternative percepite, il gioco può apparire come l’unica opzione per un cambiamento rapido, seppur illusorio.
Prevenzione e Cura
Comprendere il legame psicologico tra inflazione e gioco d’azzardo patologico è cruciale per sviluppare strategie di prevenzione e intervento efficaci. È necessario sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi di queste “scommesse disperate” ed offrire un supporto psicologico ed economico a coloro che si trovano intrappolati in questo circolo vizioso. È importante che le istituzioni ed i servizi di cura lavorino in sinergia insieme per fornire alternative concrete e percorsi di cura dalla dipendenza, interpretando anche il contesto economico nel quale si manifestano le fragilità individuali.
Bibliografia
- Kahneman, D., & Tversky, A. (1979). Prospect theory: An analysis of decision under risk. Econometrica, 47(2), 263-291.
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